L’orgoglio di questa chiesa sta nel suo spazio bianco. Il numero delle decorazioni è impressionante. Pare che vi si trovino più di 2000 elementi decorativi diversi. Non è chiaro chi li abbia contati, ma potrete provare a leggere le iscrizioni delle opere d’arte! Si tratta di un’enciclopedia di Santi. Ogni composizione nasconde la storia di un Santo. E la giltine accompagna coloro che ne fuoriescono, illustrando il famoso motto di età barocca Memento mori! („Ricordati che devi morire!“). Un’altra cosa interessante: qui è sepolto il fondatore stesso della chiesa: Mykolas Kazimieras Pacas. La sua tomba, situata sotto i gradini di ingresso alla chiesa, venne ricoperta da una lapide riportante la dicitura “Qui giace un peccatore”.
Si scherza sul fatto che i peccati qui non siano mancati affatto. D’altra parte un fulmine colpì la lapide, che ora troverete sul lato destro dell’ingresso. E Pacas non eccedeva certo in timidezza. Il suo nome viene ricordato nella scritta sulla facciata della Chiesa, che recita Regina pacis, funda nos in pace (“Regina della pace, rafforzaci nella pace“). La frase, che ricorda il nome di Pac, mandava un messaggio alla Lituania, che all’epoca era bisognosa di ritrovare la pace.